
Cosa possiamo fare di semplice e di efficace per conservare o per recuperare una buona salute? Ecco qui un elenco delle principali misure alimentari e di viti di cui c’è bisogno per migliorare il nostro stato di salute.
•Controllare l’apporto calorico totale del cibo che mangiamo ogni giorno, cercando di ridurre il nostreo peso se siamo al di sopra del peso. Come si fa a sapere se una persona mangia troppo? Per un eccesso abituale, è propio il peso corporeo a registrare l’andamento delle cose. Da un punto di vista metabolico, un eccesso di alimentazione si traduce innanzitutto in un aumento dei grassi di riserva del sangue: i trigliceridi, che sono la moneta spicciola di risera di energia che il corpo costituisce sotto forma di tessuto adiposo o grasso corporeo.
•Cercare di limitare con particolare attenzione l’apporto di grassi animali, perché sono i più ricchi di acidi grassi saturi edi più dannosi per le patologie vascolari. Dare invece la preferenza agli olii vegetali, che sono più ricchi di acdi grassi insaturi.
•È buona norma aumentare il consumo di pesce e ridure quello di carne. I grassi dei pesci sono assai diversi, per composizione e per effetti, da quelli degli altri animali. Essi hanno addirittura la capacità di fare diminuire i trigleceridi circolanti nel sangue.
•È assai raccomandabile aumentare il consumo di zuccheri complessi (amidi, presenti nella pasta e nel pane) e ridurre quello degli zuccheri semplici (glucosio, presente nello zucchero comune e nei dolci). I primi si assorbono lentamente e non sottopongono il pancreas ad uno sforzo di secrezione insulinica repentino, come fanno invece gli zuccheri semplici che si assorbono velocemente. La pasta, secondo le tendenze più recenti, viene consigliata addirittura per i diabetici.
•È assolutamente indispensabile aumentare il consumo di frutta e di vegetali, sia cotti che crudi. Nei prodotti vegetali (frutta, legumi, verdure di ogni genere) è contenuta la maggior parte dei fattori protettivi che si conoscano: vitamine, fibre indigereibili e micronutrienti. Per le prime, la cottura è un danno, mentre per le fibre la cottura è indiferente.
•Moderare il consumo di alcol. Il vino, ai pasti e con moderazione, presenta effetti benefici di stimolo delle secrezioni intestinali ed effetti benefici sui livelli di grassi nel sangue. Al contrario, un consumo eccessivo di vino e di alcolici ha una lunga serie di inconvenienti sul fegato, sul cervello e sui vasi sanguigni.
•Prendere l’abitudine di eseguire una moderata ma continua attività fisica. Il moto, di qualunque tipo, dal praticare uno sport fino al semplicea camminare per una mezz’ora o più al giorno, presenta grandi benefici sulla salute.
•Ricercata una dieta il più possibile variata, evitando di mangiare troppo spesso le stesse cose. Il “fast food” è senz’altro da evitare come alimentazione abituale, perché invita a consumare non solo civi in genere poco salutari e ricchi di grassi, ma anche cibi piuttosto monotoni e poveri di vitamine e fibre.
•Ridurre l’apporto complessivi di lipidi nella dieta, affinché non superino mai il 30% delle calorie totali. Una dieta a basso contenuto lipidico osservata per lungo tempo si associa decisamente ad una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari.
•Aumentare il consumo di fibra vegetale indigeribile (pane integrale, verdure, frutta ben lavata e consumata con la buccia). Il contenuto di fibre indigeribili dovrebbe raggiungere almeno i 30-40 grammi al giorno. Le fibre riducono l’assorbimento dei grassi, evitando al tempo stesso la stipsi.











