È il Dna a giocare un ruolo chiave nella perdita del colore dei capelli, non i fattori ambientali
Quando le donne vedono spuntarsi i primi capelli grigi, danno subito la colpa alla dieta o allo stress. E invece sbagliano: la responsabilità dei capelli grigi sarebbe da ricercare nel Dna. Lo rivelano i ricercatori della multinazionale Unilever, dopo aver studiato la capigliatura e il Dna di oltre 200 gemelle danesi, identiche e non, dai 59 agli 81 anni. Gli scienziati hanno scoperto differenze minime nel grigiore delle gemelle identiche, sorelle che condividono lo stesso patrimonio genetico. Mentre ce n'erano di più fra le altre gemelle (eterozigoti).
Lo studio, pubblicato sulla rivista “Plos one”, suggerisce anche che la stempiatura è legata soprattutto a fattori genetici, mentre il diradamento sulla sommità del capo sarebbe maggiormente collegato a fattori ambientali e stile di vita. Secondo David Gunn, primo ricercatore, benché molte teorie cerchino di spiegare le differenti percentuali di grigiore delle chiome, dietro ci sono poche evidenze scientifiche: “Questo studio ci offre un'affascinante visione della ragione per cui i capelli delle donne diventano grigi, e certamente suggerisce che i fattori ambientali non sono poi così importanti come una volta pensavamo. La ricerca indica che, indipendentemente da quanto stressante sia la vita di una donna, ci sono forze maggiori in gioco quando i suoi capelli virano al grigio”.
Probabilmente i geni giocano un ruolo chiave nel controllare la perdita di colore dei capelli, ma secondo l'esperto americano alcuni elementi suggeriscono che anche l'esposizione a determinate sostanze chimiche possa promuovere la comparsa delle tempie grigie.
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